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L'Azienda Agricola Filzi ho adottato il sistema della coltivazione su sodo ormai da 22 anni e i risultati sono stati molto incoraggianti, tanto da credere profondamente che ad oggi sia l'unico sistema da intraprendere per una agricoltura sostenibile e redditizia.
I primi anni sono stati tutti incentrati sulla sperimentazione, non avevamo conoscenze di base, non avevamo macchinari adeguati, ma anno dopo anno le tecniche si sono perfezionate i macchinari hanno subito una trasformazione meccanica adeguata.
Con il passaggio alla semina diretta si esegue la lavorazione superficiale e la semina in un unico passaggio, adottando allo scopo una seminatrice specificamente realizzata, che grazie a organi di lavoro molto robusti pratica un piccolo solco nel suolo, (fino a 8-15 cm di profondità) dove vengono deposti i semi. Tutto il resto del terreno non viene lavorato.
La semina su sodo, rispetto alle tecniche convenzionali, non stressa il terreno e ne permette la naturale strutturazione, favorisce una migliore gestione delle risorse idriche, facilita l’accumulo del carbonio e riduce i fenomeni di erosione.
La semina può avvenire seguendo tre modalità principali: La semina su sodo è una tecnica produttiva che richiede professionalità, esperienza e adeguata tecnologia, noi come azienda siamo convinti che la formazione del capitale umano: agricoltori, agronomi, consulenti aziendali sia indispensabile alla diffusione della tecnica stessa. A tale proposito abbiamo iniziato dei seminari rivolti agli agronomi, degli interscambi internazionali, partecipando ogni anno alla EXPOAGRO in Argentina, che è la "madre della tecnica NoTill",e riteniamo sia la nazione con l’esperienza più avanzata del settore della semina su sodo, abbiamo instaurato rapporti internazionali con università e Istituti di ricerca (con viaggi studio) e scambiato esperienze reciproche, con le varie metodologie applicate nei diversi paesi, Francia, Canada, Africa del nord.
Tutto questo impegno ci ha condotto però ad una conclusione; siamo una azienda "isolata", come tante altre in Italia. Siamo soddisfatti della produzione, della qualità dei raccolti, della cura dei terreni ma non c'è la possibilità di migliorare perchè poco supportati dalle istituzioni, abbiamo bisogno del loro aiuto per far "decollare" l'agricoltura conservativa!


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